OLIO SU TELA nel profondo del bosco Il sogno verde – The green dream Abbandonato da tutti idmenticato e solitario ma luogo irraggiungibile solo attraverso il sogno. bosco magico e abitato da strane creature e innumerevoli personaggi animati da grande mistero e ispirazione mentre tutto tace. Thought in the wood forevere finally unexplored and undefined during the last autumn alberi e alberi e alberi mentre tutto e essenziale e solitario La casa nel bosco, tra i verdi pini si staglia misteriosa. Memories in the wood “Il libro rosso”, noto anche bome “Liber novus” è l’opera madre di tutta la produzione di Jung, scritta tra il 1913 e il 1930, ma pubblicata postuma solo nel 2009. Jung iniziò a lavorare al “Il libro rosso” Nel profondo del bosco Una vecchia catapecchia abbandonata rotta e nera e nel bosco. abitare il lago Living at Neuharingersiel a strange place near the sea of the north sea. So cold and freezy. Foresta di Poseidonia, pesci rossi che si muovono veloci e sicuri come pensieri mirati e sotto piccolo e minuziose casette. un pesaggio incantato e immobile in contrasto di superfici e forme Le case degli uccellini Abitare il lago (Pusiano) abitare la giungla Abitare la giungla I – 40×50 – 2023 Abitare la giungla II il cammino della vita Il cammino della vita Una roulotte celeste, aperta. La luce del mattino si staglia tra le fronde degli abeti verdeggianti. Qui è l’inizio, l’inizio di un cammino di qualcosa di nuovo, un nuova avventura, un viaggi verso l’infinito. Unico presagio il corvo, saggezza o avvertimento. il cammino della vita La seconda tappa. L’ardente sul cammino, un albero rosso sangue, cremisi che ci indica un sentiero. Ripido e scosceso sta a noi affrontarlo. Cosa ci ricorda? Che strada prendere? La decisione da compiere, la scelta. Il riferimento va al passo dell’Esodo: Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. Terzo – uno spiraglio, un possibile arrivo tra il finito, il passato, la certezza, quello che è già stato fatto e percorso e quello che deve ancora accadere, un sentimento romantico e immortale… L’ultima tappa, l’arrivo a quella strana cupola dominante sul tutto, con quella croce ferrea e rugginosa. Due individui come statue eterne, uniti anche oltre la morte, nell’immensità infinta del tempo e dello spazio. resilienze una roulotte celeste in un paesaggio particolare di montagna dagli alberi rossi. Così lontano, lontano in un mondo remoto, una piccola casa mobile sperduta chissà dove! Olio su tela Alberi Rossi Un albero caduto, come un compagno, un amico, un ricordo. La sua corteccia cremisi contrasta con il verde del bosco e brilla vivace come una gemma. Non scomparirà, rimarrà per sempre nella foresta, intoccato da anima alcuna. Olio su tela Fila di alberi dal colore carminio, spuntano come coralli, ancorati al freddo suolo invernale, ricoperto da candida neve. Un rosso rubino, un topazio blu del colore del cielo, un quarzo citrino e uno bianco completano la tela. Tra queste strutture silenti del colore del sangue. Così intravedono delle piccole e accoglienti casette. Così tutto immerso in un paesaggio invernale cassaghese, dove il tempo sembra essersi fermato. Tutto immerso in un paesaggio invernale cassaghese, dove il tempo sembra essersi fermato. Riemergeranno così lentamente durante il disgelo, rivelando la loro vera natura. Olio su tela Fila di alberi dal colore carminio, dove spuntano come coralli, ancorati al freddo suolo invernale, ricoperto da candida neve. Così un rosso rubino, un topazio blu del colore del cielo. Come un quarzo citrino e un quasi bianco completano la tela. riflessi e specchi d'acqua RIFLESSI E SPECCHI D’ACQUA Olio su tela – I cerchi magici ci attirano in un ipnosi infinita con l’io, sembrano ispirandoci a riflessioni interiori profonde, fluide mai banali. RIFLESSI E SPECCHI D’ACQUA Olio su tela Al mattino, luci sull’acqua chiara e limpida di uno stagno, così come un amente sgombra e libera salta da un pensiero all’altro, come una rana fa sulle rosee ninfee sognanti. Ninfee ad Alserio 40 x 60 – 2017 Ninfee, schizzi, comunque pesci rossi, carpe, come rane in un connubio di riflessi e tranquillità lacustre. Olio su tela Ninfee, schizzi, pesci rossi, carpe, rane in un connubio come riflessi e tranquillità lacustre. Olio su tela Ninfee, schizzi, pesci rossi, carpe, così rane in un connubio di riflessi e tranquillità lacustre. Una rana dorata sembra sta per saltare. Un pese rosso come in un guizzo fugace e dorato. Insieme di tre ninfee soprattutto acquatiche rosee. sogni esotici Vecchia casa alla Hitchcock, un sogno della California degli anni ’60. Nella primavera del 1967 San Francisco diventa protagonista di un vero e proprio fenomeno mediatico: la città viene presentata alla radio e in televisione come simbolo di un nuovo movimento di controcultura e protesta, di un rinnovamento spirituale e della nuova rivoluzione musicale. Un sempre crescente numero di giovani invade il quartiere di Haight-Ashbury, mettendo in allarme le autorità e i governatori locali determinati a fermare il flusso di pellegrinaggio. Il 5 aprile i leader della comunità hippy, durante la loro prima conferenza stampa, annunciarono la formazione del consiglio della Summer of Love. I membri del consiglio, tra cui figuravano il San Francisco Oracle e i Diggers, invocarono il nome del santo da cui la città di San Francisco prende il nome e chiesero alla città di dare il benvenuto all’ineludibile corrente di giovani che nel periodo estivo avrebbe raggiunto la città. Sogni esotici – Un hotel esotico recante una scintillante scritta da vacanza: “Alborada”. Un sogno dell’Africa lontana, un venditore nero dispone le tessere di un mosaico di colori del suo paese, creando così il paesaggio esotico. Chissà da dove viene quel uomo, da che paese dell’Africa, da che luogo esotico proviene la sua ricca merce, così il paesaggio rurale alle sue spalle. Però occorre conoscere la tribù prima di tutto! Uh i miei sogni raminghi di paesi lontani e mai visitati, la possibilità del remoto, dell’esotico e dell’esplorativo però sempre soganto, sempre anelato, fino all’ultimo. Un paradiso incontaminato, gente diversa e sorridente, colori, odori e suoni di un oasi stravagante e mai noiosa come le metroploi girigie. women Women – Il gineceo, luogo della casa greca destinato a sole donne, diviso da quello maschile. La giovane donna colta sul momento della fuga è come paralizzata da quella incombente figura mostruosa. é li che si staglia minacciosa alla sua destra, occupa un terzo della tela. Gli occhi pieni di terrore sono spalancati di fronte a quella visione infernale, il padrone di casa non sarà disposto a lasciarla andare facilmente, la libertà ha un prezzo, tutto ha un prezzo. L’atmosfera è immersa in un clima freddo e ostile, l’unica speranza si trova oltre quella porta, avrà il coraggio di oltrepassala la giovane fanciulla? Women – Un appartamento moderno davanti ai nostri occhi. Una sedia di velluto bianco su un tappeto roseo di pelo d’orso polare. Al centro un armadio aperto con ripugnanti figure oscure barbute. Minacciose e cattive sembrano fissare ovunque tormentando il sonno della povera fanciulla sul letto. La paralisi del sonno, un notte in bianco. Non c’è pace in questo scenario moderno, finto. Unica speranza è l’albero che intravediamo sullo sfondo. Libertà, grazia, saggezza, purezza o solamente una nostalgia perduta e cristallizzata in un gelido inverno. Il gineceo, luogo della casa greca destinato a sole donne, diviso da quello maschile. Un Passaggio nel bosco, mistero e perdizione, per trovarsi occorre prima di tutto perderesi. Cimentandosi in una nuova sfida questa donzella dal vestito scaraltto incarna il coraggio famminile che risede come un angelo maledetto nel suo IO. Così si fa vece del suo nome, della sua natura e affronta i suoi più grandi incubi e risentimenti. Il tutto condito da scuri alberio minacciosi però vegliati da figure ancestrali. Quel albero da biondo manto che cosa nasconderà alle spalle? Una nuova speranza, un fardello ulteriore o una nuova vita. microcosmi del quotidiano Microcosmi del quotidiano – Dei bizzarri personaggi aspettano il tram la sera, così da tornare a casa, in una strada della frenetica città milanese. Perché occhio ai birri sulla destra! Così si apre una Caorle la sera, con la luna pallida nel cielo e una piazza illuminata. Strani personaggi antropomorfi dibattono in strada, nel quartiere del paese. Un topo, un gatto , una donna lepre con il piccolo leprotto. Perché c’è un asino attonito che ha fatto spesa? Chi è il vecchio tasso seduto sullo sfondo, in atteggiamento pensoso e cosa racconta il grillo? Un altro capitolo dei Microcosmi del quotidiano Il sentiero è segnalato dalla scia argentea della grossa chiocciola, alberi argenti allietano l’atmosfera del caseggiato cittadino, in uno splendido cielo madras. é ora di risveglio con una buona e vivace pioggia di caffè. A causa della tempesta non si può uscire se non bevendo tutto il caffè! Alberi di rame, cielo madras azzurro e frutta cotta scorci rurali Due alberi dalle figure umane si guardano carichi di odio e disprezzo, in pose corrucciate e sgarbate, metafore dell’astio di vecchi risentimenti sepolti sotto le loro radici? Un gelso isolato, sperduto negli infiniti campi spogli invernali. Episodio di riferimento – Esodo. Dei bambini giocano su di un ampia distesa innevata, memorie di tempi felici e spensierati d’infanzia Asperità dell’inverno – 45 x 35 – 2019 Mistero e magia di un paesaggio remoto, in nessun luogo e in nessun tempo. Un mondo incantato, forse un sogno dell’artista, un illusione primigenia, un imponderabilità del tutto in un paesaggio vacuo con gocce dorate e sei cipressi neri. Notte o giorno, reale o fantasia, chi può dirlo? C’era una volta una vecchia cascina di campagna, dietro la quale si trovava una misteriosa foresta scura…